Ci occupiamo di Assistenza Familiare suddivisa in “Consulenza in ambito sociale” e “Coordinamento dell’Assistenza Domiciliare

L’Assistenza Familiare

Il mercato sociale e quindi la domanda e l’offerta di servizi pubblici e privati alla persona sono in continua evoluzione, da qui nasce il progetto della SILVER CARE che si occupa di Assistenza Familiare.

L’Assistenza Familiare consiste nel fornire consulenza e supporto a famiglie e caregiver che quotidianamente si occupano di persone fragili. Analizzando il bisogno della famiglia possiamo consigliare soluzioni efficaci, aiutarla a sbrigare le pratiche burocratiche, indirizzando verso la soluzione assistenziale più idonea sia in termini di tempo che di costi, direttamente o tramite professionisti selezionati, fornendo anche informazioni utili su diritti fiscali, sanitari, sussidi, ecc.

Vogliamo sapere che sei tranquillo. La sicurezza di affidare il proprio caro in mani sicure è la nostra prerogativa. L’assistenza a domicilio è una cosa seria. Inoltre in situazioni di emergenza anche le piccole sfide possono sembrare insuperabili.

In caso che i familiari desiderino oppure non possano garantire la necessaria assistenza per la lontananza dall’abitazione della persona anziana, possiamo fornire tutti i supporti necessari di prima necessità ed il coordinamento completo dell’assistenza domiciliare con il monitoraggio della persona, aggiornando i familiari sulle condizioni del proprio caro.

Ti ascoltiamo!

D’altra parte arriviamo tutti da storie familiari che, come voi, ci hanno segnato e continuano a coinvolgerci.

La consulenza in ambito sociale

La consulenza professionale in ambito sociale è completamente gratuita e mira a fornire alla Famiglia gli elementi fondamentali per alleggerire ed ottimizzare l’assistenza alle persone bisognose, al fine di rendere il servizio il più efficace possibile, per l’assistito, per la famiglia e per l’operatore.

La prima fase del processo è la raccolta delle informazioni, che si basa sull’ascoltare la storia personale, comprendere gli stati d’animo e la situazione familiare, valutare le condizioni sanitarie dell’assistito/i, se necessario intervistando il personale sanitario e quantificando la situazione economica.

Si passa poi alla raccolta delle informazioni necessarie per integrare l’attività di assistenza con tutti gli ausili opportuni per migliorare la vita dei soggetti coinvolti, con un sopralluogo presso i domicili dove verranno identificati gli ausili che possono essere ottenuti in convenzione e quelli che rappresentano un’evidente opportunità per le persone con un’ottica di sicurezza, rivolta al presente e al futuro del servizio.

Nel modello I.C.F. dell’Organizzazione Mondiale della Sanità le tecnologie assistive sono integrate con l’attività di pura assistenza alla persona e con gli interventi di modifica ambientale.

Questi tre fattori agiscono insieme secondo la cosiddetta “equazione delle quattro A”:

Autonomia = Assistenza + Ausili + Ambiente

Le consulenti/coordinatrici, grazie alla loro formazione (professionale nell’assistenza alla persona, alla formazione amministrativa delle procedure socio assistenziali e  giuslavoristiche, nonché grazie all’esperienza diretta nell’organizzazione e nel monitoraggio di molteplici assistenze domiciliari), valutano la singola situazione ed espongono le varie possibili soluzioni descrivendone la parte tecnico organizzativa ideale e quantificandone i relativi costi mensili, tenendo sempre presente il decorso delle patologie dell’assistito nei mesi/anni futuri (piano assistenza individuale).

Coordinamento dell’assistenza domiciliare

L’assistenza ad un utente di un servizio domiciliare è un processo di integrazione e costruzione di un rapporto fiduciale che presuppone una conoscenza reciproca ed un percorso che si traduce nella presa in carico globale della persona. L’utente che fruisce del AD è di solito una persona anziana o un disabile, in ogni caso è una persona fragile, con problematiche sanitarie e spesso con un carico assistenziale elevato. Alla fragilità biologica va inoltre aggiunta la fragilità psicologica di chi si trova, suo malgrado, a dover ricorrere a persone “estranee” al suo contesto familiare.

Il processo di assistenza a domicilio presenta alcune caratteristiche, che brevemente sintetizziamo.

È un processo di conoscenza della propria condizione da parte dell’utente

L’accesso ad un servizio di assistenza domiciliare è il momento in cui l’individuo prende coscienza del cambiamento radicale che investe la sua quotidianità, sia sotto un profilo pratico-organizzativo che psicologico-relazionale. Un simile mutamento coinvolge in misura spesso non meno importante anche i familiari. L’ovvia conseguenza che ne deriva è la necessità di monitorare e controllare nel modo migliore questa fase, poiché da essa può largamente dipendere il successo del processo di assistenza e della integrazione dell’individuo con il servizio.

La fase della presa in carico ha la fondamentale funzione di conoscenza reciproca fra il nuovo utente e gli operatori del servizio. Da un lato si tratta di comprendere carattere, gusti, abitudini, nonché aspettative e priorità sia nel campo della quotidianità sia rispetto ai principi e valori generali che costituiscono il vissuto esperienziale della persona; si tratta anche di comprendere la struttura dei legami familiari e le aspettative e richieste dei familiari stessi.

Dall’altro lato il servizio di AD stesso si deve rendere comprensibile all’utente e ai familiari, non solo attraverso la conoscenza delle modalità di erogazione del servizio, ma soprattutto attraverso la conoscenza degli operatori e delle loro capacità relazionali ed operative.

Una iniziale buona accoglienza favorisce la completa presa in carico dell’utente da parte dell’assistente, garantendo una corretta modulazione degli interventi, che saranno erogati in base ai bisogni reali della persona con l’obiettivo specifico del mantenimento o del recupero della maggior autonomia possibile, prestando attenzione allo stato funzionale e cognitivo, alle capacità emotive e relazionali.

Sussistono ragioni organizzative importanti che richiamano la necessità di governare la presa in carico secondo principi e procedure ben codificate. In primo luogo si tratta di un processo estremamente complesso che coinvolge numerosi soggetti diversi, ognuno dei quali ha un ruolo importante e che collegialmente devono poter agire coerentemente. Dal personale che organizza l’assistenza a quello che la eroga direttamente, ogni figura rappresenta per l’utente e i suoi familiari un soggetto che diventa parte del suo ambiente di vita (ambiente che fino a quel momento era vissuto solo dall’utente e dai suoi care-giver), ed è un soggetto che deve essere conosciuto e col quale egli dovrà interagire significativamente in tempi assai brevi. Allo stesso modo per il servizio, oltre all’ospite anche i suoi familiari e spesso anche altri soggetti della rete sul territorio (Servizi Sociali, strutture ospedaliere, ecc.), sono importanti collaboratori tramite i quali è possibile incrementare la qualità della risposta ai bisogni espressi.

Tipologia delle prestazioni

  • Alzata e vestizione di elevata complessità assistenziale
  • Alzata semplice
  • Igiene intima a letto non autosufficienti   
  • Igiene intima in bagno
  • Igiene dei capelli a letto
  • Igiene dei capelli in bagno
  • Igiene dei piedi e taglio unghie al bisogno
  • Bagno a letto (dai capelli ai piedi)
  • Bagno in vasca
  • Rimessa a letto di elevata complessità assistenziale
  • Rimessa a letto semplice
  • Deambulazione assistita complessa
  • Deambulazione assistita semplice
  • Mobilizzazione complessa a letto
  • Mobilizzazione semplice a letto
  • Mobilizzazione complessa in carrozzina
  • Mobilizzazione semplice in carrozzina
  • Preparazione del pasto
  • Preparazione e aiuto nell’assunzione del pasto
  • Igiene ambientale ordinaria
  • Lavanderia e stireria presso il domicilio
  • Riordino straordinario biancheria
  • Accompagnamento (spesa, commissioni)